Riflessione dolceamara sulla realtà cittadina
Mentre il protocollo per accedere alla sede di ArteffettoDanza continua ad essere invariato (con le limitazioni, i costi, le preoccupazioni, la difficoltà nel gestire lezioni solo sul posto e senza utilizzo del pavimento, la terribile distanza che mette tra allievi e istruttori) e, a mio avviso, anche un po' esagerato, assisto a scene raccapriccianti in giro per la città...sono passato per viale XX Settembre giovedì e ho visto quantità di tavoli, assembramenti di persone e totale assenza di regole e controlli che, a confronto, la nostra sede sembra una sala operatoria. Ugualmente vedo immagini di Barcola, di via Torino, tavolate in piazza della Borsa che neanche nei film con Sordi e la Sora Lella c'era tanta gente stretta e assiepata a magnà!
In questo paese si riuscirà mai ad avere il senso della misura, della giustizia, dell'equità? Temo di no, temo che la legge del furbetto vincerà sempre...
Perdonate lo sfogo
Corrado
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